Piano industriale che punta a mettere il turbo all’economia e centrare gli obiettivi: 1.500 imprese in più, aumento di 13mila occupati e un balzo fino a 7,8 miliardi nell’export. Il governatore:«Tornano visione e programmazione»
Più di mezzo miliardo per rilanciare la crescita del Lazio — «ferma al 2004 anche se si tratta della seconda regione d’Italia per Pil» — attirando investimenti e generando occupazione. Nel palazzone della giunta sulla Cristoforo Colombo, Regione e Unindustria presentano il nuovo Piano industriale del Lazio che, nei prossimi quattro anni, punta a costruire le condizioni per mettere il turbo all’economia locale e centrare obiettivi ambiziosi: 1.500 imprese in più (190 medie e 1.260 piccole), più 13mila occupati nei settori manifatturieri ad alta e medio-alta tecnologia, e un balzo fino a 7,8 miliardi nell’export. «Finalmente nel Lazio tornano visione e programmazione — commenta il governatore Francesco Rocca —. Dobbiamo recuperare anni di immobilismo, colmando lacune che hanno paralizzato i nostri territori: basti pensare al tempo perso sulle infrastrutture ferroviarie, portuali e autostradali, la cui realizzazione è decisiva per convincere le imprese a investire».
«Lazio ha tutto per una nuova stagione di crescita»
Rocca dà le coordinate del nuovo Piano insieme al promotore, il presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo, alla vicepresidente e assessora allo Sviluppo economico, Commercio e Industria, Roberta Angelilli e al titolare della commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale, Enrico Tiero. Si tratta della prima volta nel Lazio che la Regione e un’associazione datoriale pensano e producono una strategia di sviluppo di questo tipo. «Il piano promosso da Unindustria e la decisione della Regione di sposarne l’analisi e gli obiettivi sono una grande novità perché rappresentano una sana e trasparente condivisione di responsabilità verso lo sviluppo del territorio, della società e dell’economia – le parole di Biazzo -. Nel Lazio abbiamo tutte le potenzialità per guidare una nuova stagione di crescita, se sapremo ristabilire il giusto peso di manifattura e terziario avanzato nel bilancio complessivo dell’economia».
Finanziamenti per 550 milioni
La struttura del progetto si regge su tre sezioni principali: analisi dell’economia regionale, individuazione di indicatori della performance e monitoraggi periodici. Tra un anno, quindi, si terrà un nuovo incontro per tracciare un primo bilancio e, nel caso, rilanciare. Per il 2025 saranno stanziati oltre 550 milioni di risorse del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) per sostenere il Piano: 274 milioni destinati alle sovvenzioni per le imprese e 149 per l’accesso al credito, oltre al finanziamento di credito agevolato della Banca europea degli investimenti di circa 120 milioni. A questi si aggiungono anche 16 milioni del bilancio regionale stanziati per sostenere le imprese nella filiera dell’automotive. «Entro marzo — così Angelilli in chiusura di intervento — sarà inoltre presentata la legge sul consorzio industriale unico del Lazio, strumento deciso per l’attuazione delle politiche di sviluppo della Regione».
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