Terni, esenzioni fiscali e Taric giù per nuovi cittadini/proprietari: ‘paletti’ e variazione in aumento Irpef


di S.F.

Tra un video e l’altro del sindaco Stefano Bandecchi le misure sono sostanzialmente già note. Ora invece è il momento del ‘vero’ e proprio atto di indirizzo su carta – o meglio, lo era, poi c’è stato il rinvio – pronto per la III commissione e il consiglio comunale: in arrivo il confronto sulle misure di fiscalità locale di esenzione e di agevolazioni Taric per il «ripopolamento demografico e al sostenimento degli acquisti di unità immobiliari destinate a commercio e ad attività professionali». Riguarda i ‘nuovi’ residenti e proprietari che vorranno venire in città. Vedremo gli sviluppi.

Il sindaco Bandecchi con il dg Carbone

Di che si parla nello specifico? Esenzione dal pagamento Taric per 5 anni per i cittadini di nazionalità italiana da almeno tre anni che vorranno trasferire la propria residenza nel territorio comunale nel 2025 – e per gli anni futuri ovviamente – tramite «iscrizione all’anagrafe comunale per l’immobile destinato a prima abitazione, sia acquistata che in locazione». Poi, per i successivi 5, pagheranno il 40% della Taric. Cifra piena dall’undicesimo anno.

La variazione Irpef per il 2025

Poi l’altra misura per i nuovi proprietari di locali destinati a commercio e studi professionali, «purché non locati da almeno due anni». Per loro c’è l’esenzione dal 2025 e per un quinquennio dal pagamento Taric. Per il resto stesso discorso del provvedimento per i nuovi cittadini. Nell’atto di indirizzo si fa riferimento a due azioni da fare per tentare di avere le riduzioni: presentare la specifica modulistica all’ufficio unico delle entrate e «mantenere la residenza nel Comune di Terni per tutto il periodo di agevolazione». E se ci fosse un trasferimento di residenza, anche temporaneo? Palazzo Spada recupererà le quote esentate applicate nel periodo.

Corso Vecchio

A chiudere il cerchio c’è – chiaramente c’è da fare i conti con il bilancio 2025/2027 – l’integrazione del Documento unico di programmazione e le modifiche di natura finanziaria: per le singole annualità (quantomeno nel documento inviato ai consiglieri per giovedì mattina, quando si sarebbe dovuto tenere il confronto sull’atto in III commissione) viene messa nero su bianco una variazione in aumento dell’addizionale Irpef per 300 mila euro (dunque 900 mila in tutto) e, al contempo, c’è una spesa per il medesimo valore per la voce ‘trasferimenti al soggetto gestore Taric per agevolazioni’. Vale a dire l’Asm. Tuttavia l’importo complessivo a pareggio per ogni anno è pari a 440 mila euro. I restanti fondi coinvolgono l’Imu e il fondo sviluppo Terni. In ogni caso con la rimodulazione ci sarà un aggiornamento.

Tutto legato – del contenuto se ne saprà più avanti – ad una delibera di giunta sulle politiche di sostegno e sviluppo dell’economia del territorio comunale. Di mezzo c’è anche la modifica delle tariffe per il canone patrimoniale di concessione per l’occupazione di suolo pubblico permanente da parte dei pubblici esercizi e delle occupazioni con tende/frangisole. L’obiettivo generale di tutto ciò? «Ridurre da subito a favore di tutta la popolazione e per le attività economiche l’incidenza del costo della Taric che vedrà ampliata la base imponibile per effetto dei nuovi contribuenti nonché di ridurre l’impatto del canone di occupazione sempre sulle attività economiche interessate». Ulteriori puntate in arrivo. A questo punto, con ogni probabilità, se ne riparlerà la prossima settimana.



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